venerdì 28 novembre 2008

L'autunno dei figli di Chernobyl

Si sta come d'autunno
sugli alberi pisciati dai cani
l'afrore ghiacciato e i polmoni in lotta
mentre le foglie cadono a coprire fango
e gli escrementi lasciati dai cani
quei nostri sogni spalmati sull'asfalto
da piedi inconsapevoli 
dei padroni che ci schiacciano in scarpe griffate
ma noi subdoli strisciando
inonderemo le loro case coi nostri odori
figli maledetti di Chernobyl mai domi

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