sabato 18 settembre 2010

omaggio a montale

spesso il male di vivere ho incontrato

era la catena degli astanti in fila ai centri commerciali

era l'aria chiusa a chiave dei sogni

nel cassetto, il terzo per la precisione

sotto il tavolo dell'ufficio, a sinistra

della serie di matite temperate alla perfezione.

Era la fuga di ibrahimovic e dei novelli mercenari

stretti intorno come cravatte alla gola

di provocanti messinscene.

era lei quando tutto intorno il demone
dell'incomprensione andava dalla prima puttana
a farmi strada per un piacere veloce da
10 euro in bocca.