martedì 26 gennaio 2010

Capelli

io sono quei capelli
modellati dai venti di crisi
cambiando l'aspetto
di quel volto la vita
quando i colpi di forbici
assetati gridano incessanti
zac zac
e ad ogni ricrescita puntuale
non perdono altro
che la loro lunghezza
morta una punta se ne fa un'altra
percorsi da tinte colori ed hennè
quasi a simulare altre esistenze
biondo o blu cobalto
sono quei capelli violenti
fragile e indissolubile presenza
di una vita sopra i pensieri
delineo profili instabili
separato da scriminature per pochi attimi
incosciente ordino alla mano mia serva
di arruffare in un'anarchica manovra
ogni bulbo che racchiude le mie radici

sono quei capelli radi o eternamente
ricci
avvolti fra loro incuranti
dei denti volgari
aguzzini d'un pettine
che li vuole tutti in riga colpo dopo colpo
bruciare in campi di concentramento
mentre il sole estivo prova a scolorarli
ma non mi lascio ossigenare
perchè io sono quei capelli sporchi
di un selvatico ardire
che resiste alla violenza
piegandosi solo
al folle passaggio di brillantine
rock'n'roll lucente
e alla tua mano preziosa
che nel passaggio furtivo
dona quiete
a me quei capelli che a differenza dei tuoi
bramano le dita e il disordine
di una voluttà oscura