venerdì 15 luglio 2011

Un cinico


- Liberamente tratta da Un Chimico di F. De André

Solo l'amore ha più vite di un gatto
più volte insolente l'ho ucciso distratto
da un mondo efficace l'ho tolto di mezzo
e se ora non vive ho finito le scorte
d'amor non si vive, preferisco la morte

Da cinico un giorno avevo il potere
di spossare le menti per farle reagire
eppure alle donne mai riuscì di capire
cosa combinassi attraverso l'amore
prendendomi gioco di gioia e dolore

ed il primo amore fu ucciso dal sesso
con cui non riuscivo a trovar compromesso
sto dentro o sto fuori risposte nessuna
tagliai dalla vita una storia, una bruna
dopo averla per ben ricoperta di brina

vero amore il secondo fu ucciso da noia
trovatemi voi un'altra rima con triste
degli occhi ho il ricordo del naso l'odore
di chi non voleva mai fare l'amore
se non contro natura per almeno due ore

al terzo la morte arrivò per davvero
che pietà di lui non mostrò neanche il clero
per quanto capissi che era ormai moribondo
da non riconoscermi campione del mondo
a un cinico basta un secondo

Il quarto lo uccise la regola d'oro
trovata l'amica, raggiunto il tesoro
ma il cuore di un cinico non mostra più il peso
in un attimo il dritto si è trovato lì appeso
nel maggio sottile di chi non si è arreso

Il suo ultimo amore lo uccise la legge
che ha pietà di un amore come il lupo di un gregge
è strano ora vivere senza soffrire
senza un volto di donna da dover riverire
o un cane da cui farsi leccare

Fui cinico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
son nato in febbraio e ho l'inverno nel cuore
proprio come gli idioti che muoion d'amore
ma io nella morte ho trovato il calore.

domenica 3 luglio 2011

Banalità

E puoi dirmi dove sei
quando le parole
incessanti lobotomizzano il cervello
in pensieri distanti anni luce

Nasci solo ogni istante
in cui ti mostri
ed entri nel mio linguaggio
adornando i sospiri

E io non nasco
quando dopo le mezzanotti
ogni tradimento concesso
fa di me
Lo straniero di me.