mercoledì 23 luglio 2008

La luna e il trasformatore

L'ennesimo trasformatore appeso a un cavo / il surriscaldarsi di un corpo estraneo mentre la luna piena / il faro di un motociclista invisibile a precipizio sulla mia insistente immaginazione /non cessa di abbagliarmi / e mentre la fisso cambia stato anche quel mare della tranquillità / che volge lo sguardo altrove sperando in una nuova invasione / prima vagando sola fra le stelle e ora accompagnata anche da strisce /strisce di menzogna quanto ti hanno costretto / a collegarti fisicamente al tuo satellite azzurro e grigio di morte /trasformata da inerte astro a energia in cancrena / vittima di poeti e cantori / succube del tempo che scorre e della fecondità che in te ritrova vigore / doni energia inconsapevole a quanti imparano a volare sol per schiantarsi nel pallore / oramai stanco e senza vita / un giorno salterà il voltaggio e lascerai il tutto in standby

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