lunedì 12 aprile 2010

Vacillare

Vacillano le viscere
orpelli d'emozioni instabili
trasandati giubilei
di momenti
in cui l'essere è artefice
e tutto il mondo sta a guardare
altrove

Vacillano le viscere
evirano i prepotenti massacri
falliche speranze
di non ritorno
mentre il calore prosegue
a destinare lieto
l'otto per mille all'unione evangelica

Sacro vacillare
resta qui con me perchè è già
il tempo e l'ora
di fuggire alla distanza
e sebbene il vacillare sia
l'orbita in cui muoversi sereno

io non vacillo
nell'attimo della tempesta
ergendomi mozzo
su coffe troppo esili
per destare sicurezza
a marinai sprovvisti
dell'occhio visionario
incapace di sognare
eppure pronto all'agguato
di prede che
vacillando nelle viscere
divorano sguardi atroci
consci di non infierire
perchè le promesse
sono estensioni di verità
non troppo lontane

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