lunedì 9 novembre 2009

Licantropia

Non del vampiro dal fascinoso magnetismo immortale
immorale succhiatore d'anime e sangue
freddo, calcolatore a nutrirsi di corpi troppo umani
per essere scellerati

Piuttosto del lupo è la mia natura
e la ricerca di odori mi è di prova
un fiuto assorbente chimiche invisibili e
aromi fin troppo perturbatori di
quell'umanità finora raggelata dallo splendore
di luna dopo luna

Non di sangue dunque si nutre la mia fame
ma dalle viscere è il richiamo a quella tua energia

Fuori dal branco ogni caccia sopisco
nell'agghiacciante ululato solitario a te rivolto
Straccia il bagliore pallido ogni residua e anonima
veste di mortale
conduce alla preda insolita:
il vagare ultimo che fra le nevi
circondato da carnivore rimembranze
giace sereno al suo sguardo sottile.

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