non di tenera lana il tuo manto
sovrapposto al tuo corpo lontano
la tua donna qui intona un lamento
minacciata da un volto profano
nel bagliore di un gelido inverno
condannato da false tradizioni
messaggero le porti il tuo inferno
confondendo i cattivi coi buoni
la notizia di un corpo che nasce
in un corpo che a stento già cresce
mentre un padre nessuno conosce
fra le cosce forse un'insinuazione
che di carne son fatti anche gli dei
e giuseppe tu un uomo ignorante
pascolavi il tuo legno vibrante
mentre nudo restava il tuo cuore
assonnato lui attenta al tuo mondo
lo straniero con la ciotola in mano
elemosina un pasto e tua moglie
che confonde fra il sacro e il profano
che di un angelo porta l'annuncio
quando il cielo si è sparso la voce
infinite albe d'azzurro immaturo
tingono un seme che sboccerà in croce
e tu uomo dal manto deserto
con la donna già gonfia nel ventre
nel tuo pianto non chiudere il cuore
a una storia che ha ucciso il presente
Sirena, profeta dell'Acquario
13 anni fa
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